Il portoghese è una delle lingue più diffuse nel mondo. Con una popolazione parlante attuale di circa 232 milioni di persone, infatti, è la sesta lingua più parlata. Inoltre, i paesi di lingua portoghese sono dislocati in tutti i continenti: Europa, America, Africa, Asia e perfino Oceania. Il fatto che siano così distanti tra di loro può sembrare curioso, ma la spiegazione è semplice. Per secoli, infatti, l’impero portoghese è stato uno dei più grandi; di conseguenza, la cultura portoghese è stata importata in tutte le sue colonie in giro per il mondo. Colonie, ovviamente, dove la lingua ufficiale era proprio il portoghese. Oggi, anche se l’impero non esiste più, la lingua è rimasta.
Vuoi sapere quali sono i paesi in cui si parla portoghese? Prosegui con la lettura dell’articolo!
Quanti sono i paesi di lingua portoghese
Innanzitutto, diamo i numeri! Per farti capire la diffusione massiccia del portoghese, ti basti sapere che è:
- la lingua ufficiale in ben 10 paesi indipendenti;
- la prima lingua in 5 di questi;
- una delle lingue principali in altri 2;
- la lingua co-ufficiale negli altri 3;
- parlata in almeno altre 12 nazioni.
Andiamo a vedere insieme, allora, quali sono questi paesi nel dettaglio.
Quali sono i paesi di lingua portoghese
Iniziamo dai paesi dove il portoghese è la lingua ufficiale. Si tratta di:
- Portogallo
- Brasile
- Angola
- Mozambico
- Sao Tomè e Principe
- Capo Verde
- Guinea-Bissau
- Timor Est
- Macao
- Guinea Equatoriale
In 5 di queste nazioni l’ufficialità della lingua corrisponde alla sua diffusione: infatti, in Portogallo, Brasile, Sao Tomè e Principe, Angola e Mozambico, il portoghese è anche la lingua più parlata.
In Guinea-Bissau e Capo Verde, invece, le lingue più parlate dalla popolazione sono alcune lingue creole; e, precisamente, il kriol e il creolo capoverdiano.
Nelle altre tre nazioni dell’elenco il portoghese è lingua co-ufficiale insieme ad altre lingue.
Un caso speciale è quello della Guinea Equatoriale: qui il portoghese è lingua co-ufficiale con francese e spagnolo, ma solo dal 2007. Questa stranezza è dovuta a una decisione del governo, presa per entrare nella Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese. Di questo ente, però, parleremo meglio in seguito. La decisione, comunque, è giustificata dal punto di vista culturale: il portoghese, infatti, è parlato in alcune parti del paese.
Infine, anche negli stati di Timor Est e Macao il portoghese è lingua co-ufficiale: nel primo caso con la lingua tetum, nel secondo caso con il cinese.
Vediamo ora qualche curiosità su ognuno dei paesi di lingua portoghese.
Portogallo
Il Portogallo, ovviamente, è il paese di nascita della lingua portoghese. Qui, infatti, si è sviluppata, partendo dal latino volgare e passando attraverso i secoli e le invasioni barbariche. Attualmente gli abitanti del paese sono poco più di 10 milioni, che utilizzano tutti il portoghese come lingua madre.
Brasile
Il Brasile è lo stato di lingua madre portoghese più popoloso. Solo in questo paese, infatti, abitano 212 milioni di persone. Indipendente dal 1825, il Brasile è oggi una super potenza: negli ultimi anni ha visto una rapida crescita economica. Questo ha comportato una diffusione del portoghese anche nel resto dell’America meridionale.
Angola
È il settimo stato africano per estensione. La sua indipendenza dal Portogallo data 1975. Il paese, però, successivamente ha affrontato lunghe guerre interne, trovando la pace solo negli ultimi anni. Il portoghese è parlato da circa il 70% della popolazione, mentre la parte restante utilizza alcune lingue nazionali. Le principali sono l’umbundu, il kimbundu e il kikongo.
Mozambico
Affacciato sulle coste del Pacifico, anche il Mozambico ha ottenuto l’indipendenza nel 1975. È un paese in via di sviluppo, dove circa la metà delle persone vive in povertà estrema. Il 47,3% degli abitanti parla portoghese; il resto della popolazione, invece, parla una grande varietà di lingue nazionali.
Sao Tomè e Principe
Si tratta di un arcipelago di 20 isole, situate nel Golfo di Guinea. Distano circa 250 chilometri dalle coste del continente. Le isole furono scoperte il 21 dicembre 1471, giorno di San Tommaso, da cui prendono il nome. Anche questo piccolo arcipelago è diventato indipendente dal Portogallo nel 1975. Il portoghese è parlato dal 95% della popolazione, mentre la parte restante parla lingue creole.
Guinea-Bissau
È uno degli stati più piccoli del continente africano. La sua indipendenza dal Portogallo anticipa di due anni quella di molti altri stati di questa lista: il territorio, infatti, non è più una colonia dal 1973. Qui il portoghese, benché lingua ufficiale, è parlato solo dal 14% della popolazione. Il resto utilizza delle lingue native africane, soprattutto il kriol.
Capo Verde
Capo Verde è un altro arcipelago, situato a 500 chilometri al largo delle coste del Senegal. Anche questa piccola nazione si è resa indipendente dal Portogallo nel 1975. Oltre al portoghese, qui è molto diffuso il creolo capoverdiano. Questa lingua, però, non viene insegnata nelle scuole, in quanto cambia molto da isola a isola.
Timor Est
Ci spostiamo nel sud-est asiatico: Timor Est occupa circa metà dell’isola di Timor (la cui parte restante appartiene all’Indonesia). Anche questa nazione ha ottenuto l’indipendenza dal Portogallo nel 1975. Ma non ha goduto subito della libertà: fino al 2002, infatti, è stata sotto il controllo dell’Indonesia. Nonostante il tetum sia lingua co-ufficiale, è il portoghese a prevalere. Inoltre, esistono una gran varietà di lingue nazionali.
Macao
Certo, oggi sembra strano pensare a una colonia europea in Cina. Eppure, quello che oggi è territorio speciale del “Regno di Mezzo”, è dipeso dal Portogallo fino a tempi molto recenti: il 1999. Nonostante ciò, la cultura portoghese non sembra essere così radicata: solo il 3% della popolazione parla il portoghese come prima lingua, mentre ben l’85% parla il cantonese.
Guinea Equatoriale
Come anticipato in precedenza, la Guinea Equatoriale ha come lingua ufficiale il portoghese per decisione governativa. Si tratta, perciò, dell’unico dei paesi di lingua portoghese a non essere stato sotto il controllo del Portogallo: era, infatti, una colonia spagnola.
Gli altri paesi in cui si parla portoghese
Come abbiamo visto all’inizio dell’articolo, ci sono molti altri paesi in cui il portoghese viene parlato. Si tratta di paesi in cui non è lingua ufficiale, ma dove ha una diffusione importante. Eccone alcuni:
PAESE | PARLANTI PORTOGHESE | LINGUA UFFICIALE | CONTINENTE |
Namibia | 20% | Inglese | Africa |
Lussemburgo | 14% | Lussemburghese | Europa |
Andorra | 11% | Catalano | Europa |
Goa (India) | 5% | Konkani | Asia |
Bermuda | 4% | Inglese | America |
Sudafrica | 2% | Afrikaans, inglese | Africa |
Svizzera | 2% | Tedesco, francese, italiano | Europa |
Venezuela | 2% | Spagnolo | America meridionale |
Francia | 1% | Francese | Europa |
Paraguay | n.d. | Guaranì, spagnolo | America meridionale |
Uruguay | n.d. | Spagnolo | America meridionale |
Germania | n.d. | Tedesco | Europa |
La Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese
La Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese è “un’unione di mutua amicizia” tra paesi di lingua portoghese. Fu fondata nel 1996 a Lisbona da sette nazioni: Portogallo, Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea-Bissau, Mozambico e Sao Tomè e Principe. Nel 2002, dopo aver ottenuto l’indipendenza, anche Timor Est è entrato nella Comunità. Infine, come già anticipato, nel 2014 è stata ammessa la Guinea Equatoriale. Oltre agli stati membri, vi sono 19 osservatori, tra cui anche l’Italia.
La CPLP è un’organizzazione ancora in costruzione, ma si pone come ponte tra nazioni accomunate a livello storico dall’appartenenza all’impero portoghese. I paesi che ne fanno parte, quindi, non condividono solo la lingua, ma anche un profondo legame con la cultura portoghese.
I paesi membri hanno siglato accordi per facilitare la circolazione dei cittadini all’interno della Comunità; è stata anche proposta l’adozione di una cittadinanza comune. Inoltre, sono state realizzate importanti iniziative in vari ambiti, tra cui:
- il programma HIV-Aids per aiutare i membri africani;
- il censimento della lingua portoghese;
- la creazione di centri per lo sviluppo delle capacità imprenditoriali e della pubblica amministrazione;
- un programma per scuola e università digitale;
- progetti per combattere fame e povertà.
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Come avrai capito dalla sua diffusione, il portoghese sarà sempre più importante: secondo l’UNESCO entro il 2050 ci saranno 335 milioni di persone che lo parleranno nel mondo. Perché non pensare allora di acquisire una competenza originale e che ti distinguerà dalla massa? Imparare il portoghese potrebbe addirittura diventare l’asso nella manica che ti farà trovare il tuo prossimo lavoro!
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